A Castello, i detriti, frutto della demolizione degli enormi capannoni della ex-Cerdec di via Giuliani, invece di essere correttamente smaltiti, sono stati usati per ripianare l’area. Ricordiamo che l’ARPAT ha segnalato che si tratta di rifiuti inquinanti e che la ditta incaricata dello smaltimento dei rifiuti, scelta dalla proprietà dell’area, è stata in passato inquisita per aver fatto passare rifiuti inquinati per ecologici e averli usati per fare strade! Non solo, su quell’area i cittadini hanno richiesto con forza la creazione di una piazza, ma visto che l’unico obiettivo è la speculazione, questa richiesta è ignorata nel progetto. Anche l’obbligatorietà per il costruttore di destinare una parte degli appartamenti per affitti calmierati è stata risolta pagando una semplice “multa”.
La previsione è che a nessuno che abbia un normale reddito da lavoratore dipendente, toccherà un centimetro delle case previste.
Ma occorre insistere a mantenere un controllo popolare sull’area in particolare riguardo dimensione e localizzazione delle aree a verde e la presenza di inquinanti dannosi per la salute di tutti.
Al Sodo invece si tenta di far passare il progetto per la costruzione di una nuova centrale elettrica in via Chiuso dei Pazzi, dove dovrebbe sorgere un giardino pubblico attrezzato, storica battaglia degli abitanti. La realizzazione del giardino era stata concordata con l’amministrazione comunale in cambio dell’apertura di via Chiuso de Pazzi come compensazione all’aumento del traffico – che nessuno però si immaginava fosse così consistente. Contro questo progetto gli abitanti si sono autorganizzati in comitato per impedirne la costruzione e per salvaguardare l’area a verde.
(per info osservatorio.quartiere5@gmail.com)
I desideri e le aspettative degli abitanti che da anni reclamano servizi e spazi collettivi a Castello e Sodo come alternativa alla privatizzazione e mercificazione delle aree, sono continuamente ignorati dalle amministrazioni comunali, che insistono a privilegiare interessi speculativi a discapito delle reali esigenza della comunità.
Solo la continua attenzione dei cittadini al proprio quartiere può contribuire a mantenerlo vivibile, aperto, solidale.
Csa Next-Emerson
per contatti: emerson@inventati.org